Google January 2020 Core Update: due mesi dopo

Il 13 gennaio 2020 Google ha annunciato il rilascio di un nuovo aggiornamento globale al suo algoritmo, denominato January 2020 Core Update. A due mesi di distanza, facciamo il punto della situazione e cerchiamo di capire come comportarsi per affrontare positivamente i cambiamenti portati dai nuovi aggiornamenti.

L’annuncio del January 2020 Core Update

Era la mattina del 13 gennaio e l’account twitter di Google pubblicava questo post per avvisare il mondo dell’importante novità: un nuovo aggiornamento globale al suo algoritmo, di quelli che vengono rilasciati periodicamente più volte all’anno.

Come sempre, Google non spiega nel dettaglio cosa cambia e, per chi si chiede che cosa deve fare, rimanda alle sue consuete linee guida per i webmaster. A distanza di quasi due mesi dal suo rollout, possiamo ora guardare al quadro generale e capire qual è stata la portata di questo primo aggiornamento del 2020.

I primi effetti del January 2020 Core Update: più colpiti i siti YMYL

I primi rilevamenti effettuati da alcune delle principali realtà del settore come Sistrix, hanno evidenziato (come era prevedibile) una tangibile variazione nelle SERP a livello globale:

Andando oltre ad un primo sguardo, è però emerso un impatto maggiore su una specifica categoria di siti, cioè quelli della nicchia Your Money Your Life, dicitura spesso abbreviata per comodità in YMYL.

Si tratta di una particolare tipologia di siti che trattano argomenti che possono avere un impatto, positivo o negativo, sulla vita delle persone, come ad esempio siti sui temi della salute e della finanza personale, molto diffusi negli USA. 

Per le particolari tematiche trattate questi siti sono stati messi negli ultimi anni sotto la lente di ingrandimento di Google, che per garantire in qualche modo la loro attendibilità li valuta secondo un set di criteri specifici raggruppati sotto l’acronimo E-A-T (Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness).

Oltre alla rilevanza, queste fonti devono infatti avere una particolare attenzione anche per quanto riguarda l’attendibilità del contenuto e degli autori. Trattando temi importanti per le persone come la salute e il risparmio, è evidente come contenuti imprecisi scritti da persone che non hanno le competenze per parlare di certi argomenti siano potenzialmente dannosi per chi legge.

Per questi motivi, i siti YMYL sono stati anche al centro dei recenti aggiornamenti alle linee guida di Google per i quality raters, persone in carne e ossa incaricate da Big G di valutare rilevanza e pertinenza dei risultati nelle SERP.

E in Italia?

Il giorno seguente l’annuncio, SEOzoom rilevava delle discrete variazioni nelle SERP:

Già dopo una decina di giorni il cambiamento appariva decisamente più importante, in particolare nei risultati dalla seconda pagina in poi: 

Due mesi dopo il January 2020 Core Update: quali novità?

Attraverso alcuni dei principali strumenti SEO possiamo osservare come le SERP continuino a cambiare quotidianamente, intervallando variazioni impercettibili con altre di natura più forte.

Fonte: Algoroo

Pur non essendoci stata alcuna comunicazione ufficiale da parte di Google, possiamo notare come agli inizi di Febbraio si sia verificata una importante variazione, forse ancora più d’impatto rispetto a quella di Gennaio.

Aggiornamenti globali di Google: come comportarsi 

Il messaggio è chiaro: non c’è niente in particolare che devi fare a seguito di un core update.

Come riportato all’interno delle linee guida per i webmaster di Google, i core update non sono rivolti a specifiche pagine o sito web, ma hanno lo scopo di migliorare il modo in cui il sistema valuta nel complesso i contenuti

È per questo che a seguito di un core update alcune pagine che prima non si posizionavano così bene nei risultati possono guadagnare posizioni a scapito di altre pagine che prima performavano meglio. Ogni giorno il web si arricchisce di contenuti ed è normale che, con il tempo, alcune pagine o siti ritenuti rilevanti per gli utenti vengano surclassati da altre pagine o siti più recenti ma da contenuti qualitativamente superiori per aggiornamento o accuratezza.

Se a seguito di un core update il tuo sito perde posizioni NON significa che sia stato penalizzato, né che abbia violato le linee guida del motore di ricerca.

Non c’è qualcosa di “sbagliato”, semplicemente Google premia altre pagine ritenute più rilevanti e pertinenti per gli utenti in termini di contenuto.

Occorre tenere sempre a mente che lo scopo di Google è quello di fornire alle persone risposte sempre più precise alle loro domande. Più il motore di ricerca soddisfa gli intenti di ricerca degli utenti, più gli utenti sono felici e continuano ad utilizzare il motore e più Google può continuare a guadagnare dagli annunci degli inserzionisti. 

Google ha tutti gli interessi a diventare sempre più intelligente e abile nel comprendere le nostre ricerche, per questo lavora incessantemente per migliorare il proprio algoritmo. Una situazione win-win per noi come utenti e per Google come azienda. 

I core update che vengono annunciati più volte all’anno sono solo la punta dell’iceberg di un lavoro costante che, la maggior parte del tempo, avviene a nostra insaputa (ovviamente fino a quando non vediamo cambiamenti nel posizionamento del nostro sito nelle SERP). 

Ogni tanto viene data notizia di aggiornamenti più mirati come BERT, ma generalmente gli aggiornamenti all’algoritmo di Google sono quotidiani e non conclamati. 

Detto ciò, se il tuo sito ha subito un calo a seguito di un core update, Google consiglia di verificare che il tuo contenuto sia il meglio che puoi offrire, sia nella forma che nel contenuto.

Dai la priorità a qualità e originalità; se citi altre fonti, non limitarti a citare ma aggiungi del valore al contenuto dando un tuo personale contributo all’argomento. Assicurati inoltre di trattare l’argomento in modo comprensivo e accurato, se devi scrivere un articolo superficiale che non aggiunge nulla di rilevante alla conversazione, meglio non scriverlo affatto.

Conclusione: cosa dobbiamo aspettarci

Il focus della SEO 2020, e secondo noi della SEO negli anni a venire, sarà sempre più nella capacità di rispondere in modo esaustivo agli intenti di ricerca degli utenti, capire cosa cercano le persone e dare loro la risposta più adatta. 

L’avvento delle tecnologie di intelligenza artificiale come BERT ha aperto la strada ad un nuovo modo di fare SEO, dove il fulcro non sono più le keyword ma i concetti e come questi vengono utilizzati all’interno di diversi contesti.

Un modo più vicino alle reali esigenze delle persone che richiede un approccio strategico per creare le giuste sinergie tra la SEO e gli altri strumenti di marketing.

L’ottimizzazione SEO di un sito web B2B o B2C parte quindi non solo da una approfondita conoscenza delle logiche dietro al funzionamento del motore di ricerca, ma anche da un attento studio delle buyer persona e del buyer’s journey, oltre che del mercato di riferimento.

Scopri di più sul ruolo della SEO all’interno di una strategia digitale

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Marco Ronco

Marco Ronco

Marco è SEO & Digital Marketing Specialist Senior presso Meta Line. Si occupa di concretizzare le attività di ottimizzazione per i motori di ricerca facendo capo alla strategia di Digital Marketing Design.