Google My Business: l’alleato migliore per la Local SEO [Video+Slide]

In un mondo dove le attività possono raggiungere un pubblico pressoché internazionale grazie al digital, ci sono alcune realtà che, per loro natura, possono operare solo in una zona geografica ristretta, in specifiche località o in determinate province. 

Pensiamo ad esempio a negozi, studi legali e notarili, ma anche studi medici, fotografi, ristoranti e hotel.

Come possono queste attività utilizzare il web per farsi pubblicità e attrarre più clienti?

Ne abbiamo parlato nel nostro webinar “Local SEO: come promuovere la tua attività su Google”, in cui abbiamo affrontato il tema del posizionamento sui motori di ricerca in ottica locale e dato alcuni spunti pratici alle aziende.

Nello specifico, siamo andati a vedere Google My Business, il punto di partenza per chi vuole fare SEO local. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Cos’è e come funziona Google My Business 

Google My Business è uno strumento di Google che permette ad aziende e professionisti di promuovere il proprio profilo e il sito web dell’attività sulla Ricerca Google e su Google Maps. 

Creare il profilo dell’attività su Google è gratuito e permette di farsi trovare sul web quando i clienti cercano l’attività oppure prodotti e servizi a essa correlati. La scheda My Business raccoglie informazioni utili per gli utenti come indirizzo, numero di telefono, sito web, orari di apertura. È possibile inoltre pubblicare altri contenuti come offerte speciali, promozioni e foto recenti. 

Oltre a vedere queste informazioni, gli utenti possono anche interagire con il profilo dell’attività cliccando, telefonando o compiendo altre azioni che vedremo nel dettaglio più sotto. 

Ma vale la pena utilizzare Google My Business se si ha già un sito web? 

Assolutamente sì!

Google My Business funziona come ulteriore strumento di promozione che va a potenziare la presenza sul web di un’attività locale e ad aumentarne la visibilità sulla Ricerca Google e su Google Maps. Inoltre, Google My Business permette di:

  • intercettare le ricerche degli utenti su Ricerca Google e Google Maps e aumentare la propria visibilità in ottica locale;
  • aumentare le possibilità di trovare nuovi clienti, grazie ad un profilo ben curato che mette in evidenza l’attività e la sua offerta; 
  • mantenere aggiornati i clienti su novità come menù, prodotti, modifiche agli orari di apertura ecc;
  • dare ai clienti più possibilità per trovare l’attività e mettersi in contatto, chiamando, inviando messaggi o scrivendo recensioni;
  • capire come le persone interagiscono con il profilo dell’attività: è possibile infatti vedere clic, chiamate, prenotazioni, follower.

Ma come si ottiene un buon posizionamento della scheda My Business e quali sono le cose da sapere per utilizzarla in modo corretto e professionale? 

Durante il webinar siamo partiti  dall’esempio concreto di un professionista legale per capire come creare una scheda da zero o come ottimizzarne una esistente per guadagnare posizioni.

Leggi anche: Local SEO: cos’é e perché dovresti considerarla per la tua attività

Come creare e compilare la scheda Google My Business

Per accedere alla propria scheda o crearne una nuova basta andare sul sito di Google My Business: da qui è possibile aprire la propria scheda oppure verificare se esiste già e, nel caso, reclamarne la proprietà.

Nel primo caso, il primo step è la scelta del nome dell’attività: nell’esempio, il nostro avvocato ha avuto l’accortezza di inserire la keyword “professione + località” e solo dopo il suo nome, separando le due sezioni con un segno pipe (|) in modo da permettere a Google di non fare confusione tra le keyword. Il nome può essere cambiato anche in un secondo momento.

Seguono poi la scelta della categoria (possiamo sceglierne una, NON scrivere più categorie separate da virgole). Una cosa importante: offri servizi al di fuori di questa sede? Avvocati e professionisti con uno studio possono lavorare in una o più città, o coprire aree nei dintorni. In questo caso può fare comodo essere trovati anche per ricerche in altre zone: GMB permette di inserire altre zone limitrofe, affiancate a quella principale, che copriamo con il nostro servizio.

Infine, la verifica del profilo: attraverso la verifica permette di confermare che chi sta creando la scheda My Business sia il legittimo proprietario dell’attività o che comunque abbia le autorizzazioni per gestirne il profilo. I metodi di verifica sono generalmente tre: telefono, SMS o cartolina spedita direttamente da Google all’indirizzo indicato. 

Per maggiori dettagli sui metodi di verifica della scheda Google My Business consigliamo di fare riferimento all’apposita sezione Verifica dell’attività sul sito di Google.  

Queste erano le indicazioni base per creare da zero una scheda. 

Ma se invece una scheda My Business ce l’abbiamo già? 

Come ottimizzare una scheda Google My Business esistente

E qui si aprono due strade

  1. la prima è che la scheda sia stata creata da noi (o da un nostro collaboratore/agenzia partner) e ne siamo quindi già proprietari; 
  2. la seconda è che la scheda sia stata generata e autocompilata da Google (può succedere) ma che non sia ancora stata reclamata.

Nel secondo caso bisognerà avviare la procedura per rivendicare la proprietà della scheda. In questo caso la verifica viene fatto spesso e volentieri con l’invio della cartolina da parte di Google, che può impiegare anche qualche settimana ad arrivare. Purtroppo non c’è molto da fare, bisogna armarsi di pazienza e attendere l’arrivo della cartolina con cui potremo confermare che siamo i legittimi proprietari della scheda e dell’attività.

Che siamo già in possesso della scheda o che siamo riusciti a verificarla, il passo successivo è controllare che la scheda sia il più possibile completa e, in caso contrario, andare a correggere eventuali mancanze. 

Ciò che differenzia una scheda ben fatta da una realizzata amatorialmente è la sezione Informazioni. Meno informazioni inseriamo, più aumenta il rischio di favorire i competitor.

Le parti a cui prestare attenzione sono le seguenti: 

  • indirizzo e aree coperte dal servizio: possiamo indicare le aree su cui siamo operativi al di là del nostro indirizzo di sede. Al momento della compilazione, Google ci darà dei suggerimenti per la scelta della zona. Scegliamo sempre le diciture che ci suggerisce per essere sicuri che non ci siano problemi con il riconoscimento della zona in cui operiamo. 

Attenzione: se abbiamo due sedi fisiche vanno create due schede separate, perché avremo due stabili diversi con due indirizzi diversi; se invece abbiamo due attività separate nello stesso edificio: se abbiamo due indirizzi diversi a disposizione possiamo creare due schede, ma dobbiamo tenere in considerazione che se abbiamo un unico numero di telefono per entrambe le attività, Google potrebbe decidere di fare una verifica.

  • orari: decidi giorno per giorno gli orari di apertura, distinguendo tra mattino e pomeriggio. È possibile anche indicare eventuali giorni di chiusura festivi come festività pasquali e natalizie, 2 giugno, 15 agosto e così via; 
  • servizi: altra parte molto importante, che ci permette di inserire altre keyword utili per spingere i servizi che offriamo. Qui possiamo anche inserire i prezzi, è discrezionale ma se i nostri competitor li inseriscono è probabile che google li favorisca.
  • descrizione: in questa parte andremo a inserire una breve descrizione di chi siamo e cosa offriamo, cercando di creare un testo accattivante, informativo e che contenga le parole chiave per le quali ci vogliamo posizionare; 
  • etichette: aggiungere 2 o 3 etichette permette di dare una ulteriore indicazione al motore di ricerca sulle parole chiave per le quali vogliamo essere trovati. La prima etichetta è sempre quella che abbiamo messo anche nel titolo e nella descrizione della scheda. Oltre le 3 etichette non serve perchè vengono ignorate;
  • attributi: sono una serie di caratteristiche aggiuntive che l’attività può avere e che hanno carattere di inclusività: servizi ai disabili (come l’accesso per chi è in sedia a rotelle), LGBTQ friendly, gestito da donne e simili. Ovviamente deve essere veritiero, poiché google verifica queste dichiarazioni interpellando i local guide nel momento in cui fanno la recensione, quindi è importante non mentire;
  • foto: aggiungere spesso fotografie, circa 2-4 volte al mese soprattutto se abbiamo tanta concorrenza, aiuta molto soprattutto nella competizione della SERP. Curare i contenuti fotografici vale in particolar modo per ristoranti e locali, ma anche per altri tipi di attività che mostrano i propri prodotti. Questo è utile sia agli utenti, per aiutarli nella loro decisione, che per aiutare il motore di ricerca a posizionarci meglio e capire meglio cosa facciamo;
  • post: i post ci permettono di comunicare novità, eventi e altre informazioni utili agli utenti che ci cercano in Google Search o Maps. Possiamo anche inserirci dei link per guidare traffico al sito e sfruttarli per apparire in alto nelle SERP. Da notare che i post di Google My Business durano solo 7 giorni; dopo tale periodo non appaiono più nella scheda, quindi se vogliamo comunicare novità su eventi o offerte dobbiamo ricordarci di aggiornarla.

Dal pannello di controllo della nostra scheda potremo anche avere accesso a delle statistiche sulle interazioni degli utenti con la nostra scheda: visualizzazioni, ricerche e altre azioni effettuate dagli utenti provenienti dai risultati di ricerca organica e da Google Ads.

In particolare, possiamo vedere:

  • come i clienti cercano la nostra attività (se tramite ricerca diretta o Discovery)
  • query di ricerca, cioè parole chiave e frasi con cui ci trovano
  • dove i clienti trovano l’attività su Google (ricerca o mappe)
  • azioni (visite al sito, richiesta di indicazioni, telefonate)
  • visualizzazioni delle foto

Le recensioni dell’attività sulla scheda My Business: cosa sapere

Un altro fattore da non trascurare sono le recensioni che gli utenti possono lasciare sulla scheda dell’attività, con tanto di valutazione da 1 a 5 stelle. 

Secondo quanto riporta lo stesso Google, le attività che rispondono alle recensioni vengono viste dai consumatori come 1,7 volte più affidabili rispetto a quelle che non rispondono (il 76% rispetto al 46%).

Oltre ad agire come strumento di riprova sociale per i potenziali clienti, le recensioni contribuiscono a rafforzare la posizione della scheda nei risultati di ricerca Google. Tuttavia, le recensioni NON sono tutte uguali, e non sempre avere più recensioni si traduce automaticamente con un migliore posizionamento.  

Particolarmente importanti sono le recensioni delle Local Guide: le Local Guide non sono altro che utenti che aderiscono al programma Local Guide di Google, che in base al numero di recensioni scritte assegna un punteggio e dei badge. 

Per Google l’apporto di questi utenti è utile per fornire informazioni sempre più precise, aggiornate e corrette, e quindi per migliorare l’esperienza degli altri utenti che si affidano a Google per effettuare le proprie ricerche e scegliere un ristorante, un hotel o una qualsiasi altra attività. 

Le Local Guide possono lasciare recensioni, caricare foto e video, segnalare eventuali errori, ma anche dare risposte a domande sull’attività da parte di Google. Google si fida delle Local Guide, tanto più quanto questi hanno un punteggio alto. E se uno di questi utenti segnala alcune informazioni errate o non veritiere presenti nella scheda di un’attività, potrebbe prenderle in considerazione.

Attenzione quindi a inserire caratteristiche imprecise o non veritiere sulla vostra scheda, perché qualcuno di questi utenti potrebbe segnalarlo a Google!

Molto importante anche rispondere alle recensioni, in particolare a quelle negative: se possiamo anche permetterci di non rispondere ad una recensione positiva, quelle negative non possono essere trascurate, mai. Al di là della valutazione in sé, sarà infatti il modo con cui rispondiamo alle critiche e gestiamo l’insoddisfazione del cliente, a incidere sulla nostra reputazione e sulla scelta degli altri utenti che leggono. 

L’importanza del sito web nella SEO Local

Abbiamo visto quindi i punti salienti della scheda My Business, ma ricordiamo che,  come accennavamo all’inizio, Google My Business è solo una parte degli strumenti per fare SEO Local. 

Avere un sito web ottimizzato SEO è fondamentale per ottenere visibilità su base locale, perché ci aiuta a comparire anche nel Local Pack

esempio Google Local Pack

Il Local Pack di Google è quella scheda che appare nei risultati di ricerca di Google e che raggruppa una mappa con tre risultati di attività nelle vicinanze. Comparire all’interno di questo ulteriore risultato ci offre ancora più visibilità e quindi maggiori possibilità di ottenere potenziali contatti, vendite o prenotazioni.

Può trattarsi anche di un sito semplice e senza troppi fronzoli, ma deve avere tutte le informazioni che servono. Se i competitor hanno il sito e noi no, perderemo punti preziosi agli occhi di Google. Google MyBusiness ci chiede infatti di fornire l’indirizzo del nostro sito web e della pagina relativa ai contatti, quindi quella che contiene le informazioni NAP (Nome, Indirizzo, Numero di telefono) che sono una parte fondamentale di una strategia di SEO Local. Ne avevamo già parlato in questo articolo.

Scheda e sito devono quindi andare di pari passo come parti di un’unica strategia di Local SEO. 

La gestione corretta dei contatti all’interno del sito e dei dati della scheda fa la differenza, soprattutto nel caso di attività che lavorano su più sedi o che lavorano su una sede ma hanno bisogno di espandersi. L’importanza del sito web non va mai sottovalutata, perché anche se Google risponde ad una ricerca del nostro utente con la scheda My Business, può verificare la coerenza e l’attendibilità delle informazioni contenute nelle due piattaforme.

Per ulteriori informazioni su Google My Business, segnaliamo altre due fonti:

Vuoi saperne di più su come implementare Google My Business e la Local SEO nelle tue strategie di marketing? Un nostro specialista è a disposizione per parlare con te del tuo progetto e capire come possiamo aiutarti. Contattaci!

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Marco Ronco

Marco è SEO & Digital Marketing Specialist Senior presso Meta Line. Si occupa di concretizzare le attività di ottimizzazione per i motori di ricerca facendo capo alla strategia di Digital Marketing Design.