Local SEO: cos’é e perché dovresti considerarla per la tua attività

Secondo le statistiche, il 46% delle ricerche su Google è locale. Le ricerche delle persone sono quindi volte a trovare un luogo in prossimità della propria posizione, o comunque con una chiara posizione geografica sul territorio.

Ti sarà capitato di fare ricerche come “ristorante sushi Milano” oppure “Personal Trainer Venezia”,  o ancora “nutrizionista Roma”. Ecco, questi sono tutti esempi di ricerche su base locale. 

Hai una piccola attività e pensi che la SEO sia qualcosa di utile solo ai grandi brand o alle aziende con un ecommerce super-famoso? Beh, forse alla fine di questo articolo ti ricrederai. 

“Non abbiamo bisogno di fare SEO, siamo già sulle pagine gialle”

Perché fare SEO Local: come ti trovano i clienti?

Il web è diventato una grandissima risorsa anche per le attività più piccole che operano in aree geografiche specifiche. Se ci pensiamo un attimo, il tessuto imprenditoriale italiano è fatto prevalentemente di piccole e medie imprese, attività a conduzione familiare e piccole realtà note a livello locale. 

Se a questo uniamo il fatto che il 97% degli utenti si informa su un business locale cercando prima sul web, appare evidente che ottimizzare la propria presenza online è particolarmente utile se abbiamo un business come un negozio, un esercizio commerciale, una rivendita o un qualsiasi altro tipo di azienda che:

  1. ha una sede fisica
  2. ha come obiettivo primario l’aumento della pedonalizzazione nel punto vendita

Le azioni mirate all’ottimizzazione del posizionamento locale sono utili per apparire nei risultati di Google Maps e nelle prime posizioni delle SERP per le ricerche locali degli utenti. 

La prima volta che abbiamo avuto modo di capire il ruolo delle ricerche locali è stato nel 2014, quando Google ha pubblicato uno studio sul comportamento degli utenti nelle ricerche locali; dal quale sono emersi i seguenti dati:

  • 4 utenti su 5 usano i motori di ricerca per trovare informazioni locali, effettuando ricerche da smartphone, computer e tablet per trovare indirizzi, orari di apertura, indicazioni stradali e disponibilità di determinati prodotti;
  • il 50% degli utenti che hanno condotto una ricerca locale dal proprio smartphone sono andati nel punto vendita entro un giorno (percentuale che scende al 34% per gli utenti da computer e tablet);
  • le ricerche locali portano a più acquisti rispetto alle ricerche non locali: il 18% delle ricerche locali da smartphone si è concluso con l’acquisto entro un giorno, contro il 7% delle ricerche non locali; 
  • 4 consumatori su 5 preferiscono annunci personalizzati in base alla loro città, CAP o immediate vicinanze; 
  • oltre il 60% dei consumatori utilizza le informazioni negli ads relative alla località e apprezza la presenza di indirizzo e numero di telefono negli ads da pc e tablet, e le indicazioni stradali e pulsanti di contatto da smartphone

Come sappiamo, i risultati delle ricerche su Google dipendono anche dalla posizione geografica degli utenti che le effettuano.

Quindi, se ad esempio cerchiamo un negozio, uno studio professionale o qualunque altro servizio con una presenza sul territorio, i primi risultati che ci verranno restituiti nelle mappe saranno quelli più vicini a noi. E non è necessario neanche fare ricerche del tipo “professione + località” perché grazie alla geolocalizzazione Google sa, con un grado di precisione più o meno elevato, dove ci troviamo in quel dato momento.

Come garantire alla nostra attività locale la visibilità che merita? Vediamolo di seguito.

Come fare SEO local: 4 (+1) fattori da considerare

Sebbene la SEO tradizionale si possa considerare un po’ la “mamma” della SEO local ed entrambe le attività abbiano il medesimo obiettivo – ottenere visibilità nei motori di ricerca – ci sono alcune particolarità da tenere a mente quando si fa SEO local:

  1. Informazioni NAP
  2. Scheda Google My Business
  3. Recensioni
  4. Segnali social e coinvolgimento degli utenti

1. Le informazioni NAP

Se la costruzione di un profilo di link rappresenta una grossa fetta del successo di una strategia SEO, nella SEO local contano altrettanto le menzioni e la diffusione delle informazioni NAP su base locale. NAP è un acronimo che sta per Name, Address, Phone number, quindi nome dell’attività, indirizzo e numero di telefono

Quello che ci interessa è che queste informazioni siano presenti in modo coerente e capillare per tutta la nostra presenza online, dai nostri account social alle directory locali. Infatti, a differenza della SEO “tradizionale”, nella SEO local le directory giocano ancora un ruolo importante perché vengono percepite come segnali positivi da Google sull’autorevolezza della nostra attività. 

Ovviamente, non significa che qualunque directory vada bene: dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra quantità e qualità delle citazioni, qualità che non è data solo dall’autorità dei domini, ma anche dalla loro rilevanza in termini di settore e località. 

Per farti un esempio più pratico, se hai una fioreria a Milano non te ne farai nulla di un link proveniente da una directory di ristoranti a Roma, per quanto alta possa essere l’autorità di quel sito!

2. Google My Business

Link e menzioni a parte, lo strumento imprescindibile per la SEO local è Google My Business, il servizio gratuito di Google che ci aiuta a intercettare le ricerche locali per specifiche attività e servizi, anche di nicchia.

Completamente gratuito (per ora), ci permette di apparire nelle mappe e nelle prime posizioni delle SERP con una scheda riassuntiva della nostra attività che racchiude informazioni essenziali come indirizzo, orari di apertura, numeri di telefono, servizi offerti, ma anche link al sito web, una descrizione dell’attività e, soprattutto, le recensioni degli utenti. 

Oltre a renderci visibili con tutte le nostre informazioni, la scheda My Business permette all’utente di interagire con la nostra attività in vari modi, che sia visitare il sito web, telefonare, oppure compiere altre azioni come prenotare un tavolo o una stanza, nel caso la nostra sia un’attività di ristorazione o un hotel. 

Compilare correttamente e in modo comprensivo la scheda My Business è importantissimo per ottimizzare la nostra presenza online e, di conseguenza, il nostro posizionamento per le ricerche locali. Affinché la nostra scheda sia efficace, dobbiamo compilare bene le diverse sezioni che la compongono, avendo cura di scegliere con attenzione categorie e parole chiave, anche in base a quelle utilizzate dai nostri competitor.

Una scheda Google My Business ottimizzata ci dà anche maggiori possibilità di accedere al local pack, cioè quel gruppo di tre annunci che appare in testa ai risultati di una ricerca locale come, ad esempio, “pizzeria Venezia”:

esempio Google Local Pack

Apparire anche all’interno del local pack significa ulteriore visibilità e, quindi, potenziali clienti. Come ben sappiamo però, l’apparenza non è tutto. 

Ecco perché ci serve anche quello di cui andiamo a parlare nel prossimo punto.

Se vuoi saperne di più su questo strumento, leggi anche: Google My Business: l’alleato migliore per la Local SEO [Video+Slide]

3. Le recensioni

Direttamente collegato all’argomento Scheda My Business, le recensioni sono un altro tassello importantissimo della presenza online della nostra attività. Un buon numero di recensioni positive ci aiuta infatti a costruire la nostra autorevolezza e notorietà agli occhi di Google e degli utenti. 

Oltre ad essere captate come segnali positivi da Google, le recensioni sono un potente strumento di riprova sociale a cui gli utenti si affidano per fare la loro scelta, che si tratti di un ristorante, di un hotel o di uno studio professionale. 

La scheda My Business non è infatti solo prerogativa di negozi ed esercizi commerciali, ma anche di professionisti che vogliono promuoversi sul web e trovare più clienti. Un esempio? L’utilizzo per gli studi legali, argomento di cui abbiamo parlato durante la live webinar di Promozione Avvocato, di cui siamo stati ospiti: 

In questa diretta abbiamo spiegato passo passo come compilare correttamente una scheda My Business per uno studio legale, sottolineando come, anche in questo caso, le recensioni possano fare la differenza.

4. Segnali sociali e coinvolgimento degli utenti

Sebbene i social media non rappresentino ufficialmente un fattore diretto di ranking all’interno di Google, è innegabile che un buon seguito su Facebook e simili aiuti a guidare maggiore traffico al nostro sito e a creare coinvolgimento intorno al nostro brand. Inoltre, anche Facebook dà la possibilità agli utenti di lasciare recensioni sulle pagine aziendali delle attività. 

Abbiamo quindi una ulteriore opportunità per creare nuove citazioni e rafforzare la nostra presenza online.  

Il ruolo della SEO tradizionale nelle strategie di Local SEO

Attenzione: tutto quello che abbiamo visto fino ad ora non significa che la SEO tradizionale non serva alle attività locali.

Avere un sito web ottimizzato e in grado di posizionarsi bene nelle ricerche organiche rimane comunque importante per garantirci visibilità nelle SERP, supportare le azioni su base locale e creare un presidio online ufficiale per la nostra attività. 

Assicurati quindi che il tuo sito sia ottimizzato dal punto di vista SEO per le parole chiave e le località per le quali vuoi che la tua attività venga trovata, che sia piacevole da navigare e facile da consultare da mobile.

Leggi anche: Differenza tra SEO On-page e Off-page: guida all’ottimizzazione

Come hai visto la local SEO è un valido strumento di promozione per le attività locali, che se fatta nel modo giusto può aiutare ad ottenere più visibilità, contatti e a portare più clienti nel punto vendita.

Se vuoi saperne di più su come strutturare un’attività di SEO local per la tua attività, contattaci.

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Marco Ronco

Marco è SEO & Digital Marketing Specialist Senior presso Meta Line. Si occupa di concretizzare le attività di ottimizzazione per i motori di ricerca facendo capo alla strategia di Digital Marketing Design.