UX e Conversion Centered Design: cosa sono e perché sono importanti

Un sito web non è solo una bella vetrina per i tuoi servizi o prodotti. È anche un mezzo per raggiungere le persone e trasformarle in clienti. Questo però non avviene automaticamente.  Perché riesca a portarti contatti, appuntamenti o vendite, il sito deve essere costruito in un certo modo, sia nelle parti visibili che in quelle non visibili. Insomma, come riporta Kinsta:

Il web design non è solo una questione di estetica. È un mondo molto più complicato in cui UX, accessibilità e obiettivi di business dovrebbero essere collegati.

E allora, vediamo cosa si intende per “UX, accessibilità e obiettivi di business”.

Cos’è la UX

UX sta per UX Design, ovvero User Experience Design.

Come suggerisce il nome, la UX ha come obiettivo la creazioni di siti web che facilitino la navigazione degli utenti, rendendola intuitiva, veloce e soddisfacente.

Immagina un utente che entra nel tuo sito e non riesce ad accedere alle informazioni che gli servono. Magari non trova il menù, oppure l’icona della chat di assistenza copre proprio il pulsante “Contatta”, o ancora il sito non si vede bene da mobile. Cosa succederebbe? Che l’utente se ne andrebbe velocemente e tu avresti perso un potenziale contatto.

UX e Design
Differenza tra UX e Design

Un sito deve essere dunque immediatamente comprensibile, gradevole e funzionale alle aspettative dell’utente. Per arrivarci, lo User Experience Design considera tutti gli elementi di grafica e programmazione legati alla psicologia e ai comportamenti degli utenti.

UX e UI

C’è un altro termine che a volte viene erroneamente usato come sinonimo di User Experience Design, ed è User Interface Design.

A differenza dell’UX, la UI si focalizza esclusivamente sull’aspetto di un sito, sulla sua interfaccia visibile. Lo scopo è triplice:

  • facilitare la navigazione e renderla piacevole (posizione degli oggetti, icone, pulsanti, ecc),
  • esprimere l’immagine del brand (colori ufficiali, font ufficiale, ecc.),
  • guidare l’utente, in modo per lui soddisfacente, lungo il percorso di conversione.
UX e UI
Differenze UX e UI

UX e UI sono inseparabili.

La UX studia i bisogni che un sito deve soddisfare e propone delle soluzioni funzionali. La UI prende queste soluzioni e le trasforma in un aspetto grafico attraente.

Ma non bastava essere responsive?

Dovrebbe essere una cosa ormai scontata, ma è fondamentale che il tuo sito sia responsive, ovvero che sia fruibile da smartphone.

Think With Google segnala che quando un sito non è responsive la probabilità che gli utenti vengano convertiti in lead o clienti scende al 5%. Inoltre, il 60% degli utenti mobile si sposta sul sito di un competitor se non trova immediatamente ciò che cerca nel sito che sta visitando. Del resto, chi glielo fa fare di rimanere in un sito che non si carica, che risulta illeggibile perché troppo piccolo e dove le CTA non si possono cliccare?

Attenzione però, oggi come oggi non è sufficiente avere la versione mobile del sito. Sarebbe infatti meglio che questo fosse costruito direttamente mobile-first, cioè considerando fin da subito le peculiarità della navigazione via smartphone, per poi adattarla agli schermi più grandi.

User Experience e posizionamento

Curare la UX non è solo una questione legata al comportamento on-page degli utenti. Infatti, incide anche sul posizionamento del sito tra i risultati dei motori di ricerca.

Non per nulla, tra le tante metriche che Google considera quando valuta la qualità di un sito ci sono anche i Web Vitals. Questi sono elementi vitali legati alla buona user experience che, se curati, migliorano il posizionamento.  

In particolare, i 3 Core Web Vitals misurano:

  • il tempo di rendering (caricamento e visualizzazione) dell’elemento più grande visibile all’interno della pagina web (Largest Contentful Paint, LCP);
  • il tempo trascorso tra la prima interazione dell’utente con la pagina e la risposta del sito (First Input Delay, FID);
  • la stabilità visuale (Cumulative Layout Shift, CLS).

Tutti e 3 si riferiscono sia alle versioni desktop che mobile delle pagine.

Quando un sito ci mette troppo tempo a caricare oppure gli elementi grafici di una pagina si spostano improvvisamente, la navigazione dell’utente diventa difficile, scoraggiandolo nel proseguire. E cosa succede poi? Che l’utente abbandona il sito e se ne va da un’altra parte, magari nel sito di un competitor.

Cosa significa “Conversion Centered Design”

Il Conversion Centered Design, o CCD, consiste nel decidere il design di una landing page (o anche una mail o altri contenuti commerciali) tenendo a mente un preciso obiettivo di business. Potrebbe trattarsi di ottenere un contatto, oppure vendere un prodotto o raccogliere iscrizioni.

Conversion Centered Design
Conversion Centered Design

Alcuni aspetti grafici sono infatti in grado più di altri di portare gli utenti a cliccare sulle tue CTA e a favorire le loro conversione in clienti.

Il CCD si basa su 7 principi:

1. Focus

Focus

Obiettivo: portare l’utente a capire immediatamente cosa gli stai dicendo, a focalizzarsi su ciò che è importante, senza distrazioni. 


A cosa prestare attenzione: fa sì che la pagina abbia un solo obiettivo, non di più.
Per esempio, se hai creato una pagina per vendere un e-book, non aggiungere altri obiettivi/CTA come “scopri i nostri servizi” o “chiama per una consulenza gratuita”.
Inoltre, usa testi chiari e facili da capire, metti le informazioni principali in bella vista e assicurati che le CTA siano ben visibili.

2. Una struttura funzionale all’obiettivo

obiettivo siti web Ux

Obiettivo: far seguire all’utente un percorso preciso.

A cosa prestare attenzione: organizza le informazioni nella pagina in base alla loro importanza, mettendo subito in vista quelle principali e relegando in secondo piano quelle secondarie ma utili.

3. Coerenza

coerenza user experience design

Obiettivo: che l’utente percepisca di avere a che fare sempre con la stessa azienda indipendentemente dal contenuto che sta fruendo.

A cosa prestare attenzione: fa in modo che ci sia continuità tra l’aspetto estetico della pagina di atterraggio e quello :

  • della pagina di provenienza
  • dell’eventuale annunci pubblicitario,
  • il sito dell’azienda,
  • gli altri canali di comunicazione.

4. Un messaggio più pertinente

messaggio pertinente UX

Obiettivo: far sì che il tuo messaggio arrivi in maniera veloce utilizzando foto, video, illustrazioni, icone e altri elementi visivi. Questi facilitano la memorizzazione delle informazioni e trasmettono il messaggio più velocemente del testo.

A cosa prestare attenzione: che gli elementi visuali siano coerenti con l’obiettivo della pagina e con l’immagine del tuo brand.

5. Attenzione

UX attenzione sito web

Obiettivo: portare gli occhi dell’utente dove vuoi tu.

A cosa prestare attenzione: usa colori contrastanti, formatta il testo, inserisci pulsanti sempre uguali e con un carattere più grande rispetto al resto del testo. Inoltre, posiziona le CTA in alto e anche a fine pagina. Se la pagina è lunga, inserisci la CTA anche tra i paragrafi. Infine, non riempire tutta la pagina ma lascia anche spazi bianchi.

6. Fiducia

fiducia user conversion centered design

Obiettivo: convincere l’utente. Ma ricorda che non riuscirai mai a vendere niente se chi hai davanti non ha fiducia in te.

A cosa prestare attenzione: inserisci recensioni, testimonianze di clienti, ma anche i loghi delle aziende per le quali hai lavorato. Questi elementi convinceranno l’utente che puoi fare al caso suo. Del resto, se qualcun altro ti ha scelto ed è rimasto soddisfatto, vorrà pur dire qualcosa, no?
Puoi anche inserire garanzie, per esempio “soddisfatto o rimborsato” o il reso gratuito. Faranno sentire l’utente meno vincolato e quindi più propenso a cliccare sulla tua CTA.

7. Nessun punto di attrito

UX punti di attrito sito web

Obiettivo: ridurre tutti quegli elementi e quei meccanismi che possono infastidire l’utente.

A cosa prestare attenzione: non inserire troppi campi nei form da compilare, assicurati che la pagina si veda bene da mobile, che si carichi velocemente (meno di 2 secondi). Assicurati anche che sia accessibile, ovvero fruibile anche da persone con difficoltà. A tal proposito, preferisci font ad alta leggibilità per agevolare la lettura e favorisci il contrasto tra primo piano e sfondo. 

E il tuo sito come sta?

Al centro dello User Experience Design c’è, appunto, lo user!

Tutto ruota attorno all’utente, alle sue abitudini, alle sue esigenze, alla sua psicologia.

Dunque, il primo passaggio per avere un sito con una buona UX, capace di convertire e di favorire il posizionamento in SERP, è lo studio del tuo pubblico.

A chi ti rivolgi? Che tipo di informazioni, di estetica e di navigazione si aspettano da te? Stai offrendo una UX che li aiuta a trovare ciò che desiderano e che ti fa raggiungere i tuoi obiettivi economici?

Qualsiasi siano le risposte, puoi sempre migliorare la situazione. Tutto quello che devi fare è contattarci!

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Arianna Campeotto

Arianna Campeotto

Web e Graphic Designer. Diplomata in Graphic Design, ora studia Comunicazione all’Università di Padova, Arianna si occupa della progettazione e realizzazione di siti web e della produzione di materiale grafico e video, con particolare sensibilità alle esigenze degli utenti.