L’importanza di un sito veloce in una strategia digitale B2B

Solo nel 2017, Google ci aveva spiegato che se da mobile una pagina impiega da 1 a 3 secondi per caricare, le probabilità che l’utente abbandoni la pagina aumentano del 32%. 

A soli due anni di distanza, un’altra ricerca ci illustra come anche solo un ritardo di un secondo nel caricamento di una pagina da mobile può incidere sul tasso di conversione fino al 20%. 

Cosa deduciamo da questo dato? Che la velocità di caricamento non è più solo determinante nell’efficacia di un sito, ma diventa anche un fattore di crescita per i business, qualunque sia l’obiettivo: l’iscrizione al feed di un blog o alla newsletter, la generazione di nuovi contatti commerciali o la vendita di prodotti e servizi online.

La sfida principale di oggi per chi progetta e realizza siti web diventa quindi riuscire a coniugare funzionalità e prestazioni per creare siti user-friendly ed efficaci su ogni device: una sfida che richiede una costante ricerca volta a creare delle piattaforme sempre più all’avanguardia in grado di coinvolgere l’utente, rispondere al suo intento di ricerca, fornirgli strumenti e informazioni utili che lo guidino in modo fluido lungo il percorso di conversione; tuttavia, la realizzazione di ciò può incidere sulle prestazioni globali del sito in termini di velocità e prestazioni. 

Pensiamo ad esempio a tutte quelle risorse come testi, immagini e video che sono funzionali al coinvolgimento dell’utente ma che possono comportare un “peso” in più per il caricamento del sito. Le problematiche legate alle performance possono variare molto, da piccoli ritardi che non incidono in modo importante sulla user experience, a problemi ben più seri che possono rendere il sito difficile da navigare, o nella peggiore delle ipotesi, inaccessibile.

Non proprio una bella prospettiva vero?

Il caso Marketers

Quando Marketers, la prima community italiana di imprenditori digitali creata da Dario Vignali, si è affidata a Meta Line per la realizzazione del suo nuovo sito, la sfida principale era creare un ambiente digitale accattivante e performante al tempo stesso, capace di dare il giusto valore ai contenuti testuali esposti e garantire una user experience ottimale. 

Grazie a specifici accorgimenti adottati in fase di sviluppo, siamo riusciti a creare un portale dai ridotti tempi di caricamento che soddisfa le esigenze dell’utente e lo incentiva a scoprire i contenuti del sito. Le ottime prestazioni del sito web sono confermate anche da Google Page Speed Insights e dai principali strumenti di test della velocità, che assegnano al portale di Marketers rating di velocità e performance elevati sia da desktop che da mobile*: 

Ti sembrano solo numeri? Ti chiedi che cosa indicano nella pratica?

Per spiegare meglio l’importanza di questi dati occorre guardare all’altro lato della medaglia, cioè alle conseguenze di performance scarse.

E se il tuo è un sito aziendale B2B, ti consiglio di prestare ancor più attenzione, perché nel tuo caso quello che vedremo assume un valore ancora più rilevante, soprattutto in termini economici! 

Cominciamo col dire che cattive performance di velocità possono incidere negativamente su:

  • User Experience
  • SEO
  • Cost per Click nelle campagne search, display e social advertising
  • Lead generation e conversioni
  • Brand reputation

Pensaci: viviamo in un’era iperconnessa, in cui ci colleghiamo a internet da più dispositivi, in diversi momenti della giornata e dove viviamo un’esperienza d’acquisto sempre più omnicanale. 

Prima ancora di diventare clienti paganti, il bene più prezioso che gli utenti ti stanno dando è il loro tempo.

Per questo si aspettano che tu gli dia quello che cercano in pochi secondi! E questo non vale solo per chi si rivolge ad un pubblico consumer, ma anche e soprattutto per chi lavora con le aziende. 

Dal punto di vista della reputazione del brand, un sito dalle scarse performance può riflettersi negativamente anche sull’immagine dell’azienda: infatti, può venire visto a sua volta come un indicatore di scarsa attenzione, nonché riflesso delle prestazioni del prodotto o del servizio proposto, soprattutto agli occhi di chi visita il sito per la prima volta. 

Da leggere: Strategia omnichannel B2B: come raggiungere il tuo target sui canali giusti

Per non parlare dell’influenza sulla lead generation: se solo per entrare nella homepage del sito gli utenti impiegano un’eternità, come possiamo pretendere che compilino un form e ci lascino i loro dati? Di conseguenza, anche le attività di marketing ne risentiranno, perché diventerà impossibile profilare gli utenti e creare attività di lead nurturing personalizzate.

E per quanto riguarda la SEO? La velocità rientra tra i circa 200 fattori considerati da Google per il posizionamento dei siti web nei risultati di ricerca. 

Più il tuo sito è lento, più difficoltà avrà a scalare posizioni e comparire tra i primi risultati, facendoti perdere visite preziose e potenziali clienti.

D’altronde come già spiegato dallo stesso Google, performance significa riuscire a far restare gli utenti sulla pagina e portarli a interagire con essa, migliorare le conversioni, offrire una user experience eccellente e tenere sempre presente i bisogni delle persone. 

Cosa c’entra tutto questo con il B2B? 

C’entra perché è provato che il comportamento d’acquisto dei buyer è cambiato: chi si occupa di acquisti nelle aziende è diventato sempre più autonomo e predilige informarsi attraverso le risorse messe a disposizione dai fornitori sul web, piuttosto che interagire in prima battuta con una figura commerciale. 

Secondo uno studio effettuato da Forrester Research sui buyer B2B,

  • Il 60% preferisce NON rivolgersi al sales di un’azienda come prima fonte di informazioni.
  • Il 68% preferisce reperire informazioni online in autonomia.
  • Il 62% afferma di poter selezionare una lista di possibili fornitori basandosi solamente sui contenuti digitali. 

Quella del sales rimane una figura fondamentale nel customer journey B2B, ma il suo contributo si focalizza ora in uno stadio più avanzato del processo, dopo che il buyer è già entrato in contatto con la realtà aziendale e necessita di un confronto one-to-one per approfondire e raccogliere maggiori elementi a supporto della sua decisione. 

Così come gli acquirenti B2C, anche i buyer del commercio tra aziende si aspettano esperienze di acquisto altamente personalizzate, che anticipino i loro bisogni e li guidino lungo tutto il percorso d’acquisto. 

Ma per poter dare i contenuti giusti, nel momento giusto, nel luogo giusto e alle persone giuste, le aziende non possono prescindere da una piattaforma online affidabile e performante.

Un sito performante è un sito che invoglia gli utenti a navigare, che presenta contenuti accattivanti e persuasivi al momento giusto.

È un sito capace di crescere di pari passo con il business, che può essere integrato con nuove funzionalità e contenuti senza inficiare velocità ed esperienza utente.

È un sito costruito per piacere ai motori di ricerca e alle persone, che ti permette di far trovare la tua attività a nuovi potenziali clienti e di diffondere la tua immagine e la tua offerta in modo capillare, convincente ed efficace. 

Metti alla prova il tuo sito 

Se vuoi verificare le performance del tuo sito, ci sono alcuni strumenti online che puoi utilizzare in modo facile e gratuito:

  • Google PageSpeed Insights
  • GT Metrix
  • Web Page Test

Il tuo sito presenta gravi carenze in termini di velocità e performance? Un nostro specialista è a disposizione per parlare con te del tuo progetto e capire come possiamo aiutarti. Contattaci!

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Matteo Casonato

Matteo Casonato

Matteo è Web Designer e Front End Developer. Si occupa della progettazione e dello sviluppo dei siti web sia dal punto di vista grafico che strutturale, coniugando i principi della usability agli standard di performance necessari per una user experience ottimale.