User Experience: come creare un sito aziendale che converte

Sarà capitato anche a te di trovarti ad armeggiare con un elettrodomestico senza capire come funzionava, solo per scoprire poi alla fine che bastava premere un pulsante o azionare una leva per ottenere l’effetto desiderato.  

Ecco, lo stesso vale per il web: pensa a tutti i siti incomprensibili, form impossibili da compilare, comandi non chiari… Di esempi ce ne sono a bizzeffe e hanno tutti una cosa in comune: una cattiva user experience.

Definizione di User Experience

Se vogliamo dare una definizione di user experience applicata al web design, possiamo dire che si tratta di tutto quell’insieme di fattori che riguardano l’esperienza dell’utente nell’utilizzo di un sito web.

L’ideale a cui si dovrebbe aspirare quando si progetta la user experience di un sito – oltre al fatto che ci porti i risultati di business sperati – è che l’utente capisca immediatamente come muoversi tra le pagine, senza incontrare ostacoli o elementi di disturbo che possano diventare una possibile fonte di frustrazione. Nessun punto di domanda, nessuna esitazione o incertezza. Intuitività è la parola d’ordine!

Ma siamo noi a doverlo guidare attraverso pagine e contenuti, per portarlo a compiere determinate scelte o azioni che abbiamo deciso. 

Come progettare una user experience di successo per un sito web

Se ti aspetti di trovare un decalogo universale che elenchi per filo e per segno delle regole auree valide sempre e comunque, beh, dobbiamo deluderti.

Mi spiego meglio: come dice la parola stessa, il centro di tutto è l’utente. In altre parole? Il tuo potenziale cliente.

Se l’utente si identifica con il potenziale cliente di un’azienda non potrà esistere qualcosa che vada bene per chiunque, perché ogni azienda avrà un tipo di pubblico diverso, con esigenze diverse e aspettative diverse.

Dai piccoli dettagli tecnici come il posizionamento del menu di navigazione all’interno della homepage alle scelte strategiche in fatto di contenuti, tutto dovrà essere analizzato in funzione di chi usufruirà del portale.

Tuttavia, ci sono alcune buone pratiche trasversali che puoi seguire per creare una user experience ottimale per l’utente ed efficace rispetto ai KPI impostati, indipendentemente dal tuo tipo di pubblico o dal settore in cui operi.  

Scopriamoli insieme!

Le persone prima di tutto

Prima delle tecnologie, delle strategie e dei dati, devi pensare che ti stai rivolgendo alle persone: a chi è diretto il tuo sito? Chi lo visiterà? Come pensano o si comportano queste persone?

Avere ben presente il tuo pubblico di riferimento è fondamentale per dare una direzione specifica all’attività e avere in mente un modello di riferimento dell’utente tipo del tuo portale.

Alcune domande utili da porsi: come si rapporta il tuo potenziale cliente ai canali online? È un esperto o un neofita del digital? È più probabile che si colleghi al sito da mobile o da desktop? Quali sono i motivi che lo portano a visitare il tuo sito e cosa si aspetta di trovare?

Qui non si tratta solo di considerare le tue Buyer Persona dal punto di vista del comportamento d’acquisto, ma anche nel modo di approcciarsi alla fruizione del sito e compiere determinate azioni.

Considera sempre che, quando le persone navigano sul web in cerca di informazioni ed entrano in un sito, difficilmente leggeranno tutto ciò che c’è nella pagina, ma piuttosto scorreranno il contenuto per capire a colpo d’occhio se si trovano nel posto giusto.

Come dice l’esperto di web usability Steve Krug nel suo libro sulla user experience “Don’t make me think” , quando progettiamo delle pagine web, tendiamo a credere che l’utente guarderà la pagina, considererà tutte le opzioni disponibili e sceglierà la migliore.

In realtà, la maggior parte delle volte non scegliamo l’opzione migliore, ma quella che in quel momento ci sembra la più idonea a soddisfare le nostre esigenze.

Ecco perché mettere troppe scelte davanti all’utente può risultare controproducente: è il paradosso delle troppe opzioni, abbiamo cioè così tante possibilità di scelta che non sappiamo quale prendere e andiamo in confusione.

Devi pensare quindi sia al tuo pubblico che al suo possibile comportamento sul web.

Definisci degli obiettivi

Subito dopo le persone viene il progetto. Che tipo di azienda hai? Quali risultati vuoi ottenere dal tuo sito? Vuoi maggiore lead generation? Allora delle Call to Action ben visibili saranno la soluzione ideale.

Più vendite dirette? Semplificare il più possibile la procedura di acquisto potrebbe diventare la chiave di volta.

Se punti invece alla brand awareness, potresti decidere di sacrificare l’immediatezza a favore di una esperienza grafica dall’effetto wow che si farà ricordare per la sua unicità.

Il punto è questo: ogni scelta che fai per la creazione del tuo sito sarà fine a sé stessa se non è fatta in funzione dell’obiettivo che vuoi conseguire.

Facciamo un esempio pratico: se sei proprietario di un’autofficina, il potenziale cliente che atterra sul tuo sito sarà interessato principalmente ai servizi che offri e a come contattarti, piuttosto che a rimanere impressionato dalle grafiche del tuo sito. Al contrario, se offri un servizio più legato all’immagine o all’estetica, grafiche ed effetti particolari possono rappresentare un buon biglietto da visita per il tuo prospect e un buon modo per farti ricordare, pur sacrificando (seppur di poco) l’usabilità.

Cosa succederebbe se scambiassimo queste due user experience? Molto probabilmente i rispettivi utenti delle due attività si troverebbero a disagio, e di conseguenza diventerebbe più difficile ottenere la conversione desiderata.

Semplicità fa rima con usabilità

Più dell’estetica e della grafica, è importante offrire al tuo prospect un sito facile da navigare e capace di guidarlo attraverso le pagine dandogli le informazioni utili in modo chiaro.

Pensaci: quante volte ti è capitato di approdare su un sito per cercare qualcosa di specifico e di non riuscire a trovare all’istante quello che cercavi o non poter compiere una semplice azione?

Se offri servizi di consulenza alle aziende, metti bene in evidenza il tasto “richiedi una consulenza”. Se sei un fornitore di ricambi per l’industria meccanica e il sito istituzionale ti serve anche per vendere, rendi ben visibile la sezione shop.

Ragiona sempre su criteri di trasparenza e accessibilità: le informazioni importanti devono essere ben visibili, così come i comandi che permettono di compiere l’azione desiderata: iscrizione alla newsletter, download di un contenuto, acquisto di un prodotto, ecc.

Dai una struttura appropriata ai contenuti

Questo punto vale principalmente per quei portali che, per la natura stessa del brand e del prodotto che tratta, sono ricchi di contenuti. Una efficace architettura informativa mira a raccogliere i contenuti in base a criteri logici e semantici per rispondere alle esigenze di “trovabilità” e creare delle gerarchie immediatamente riconoscibili dall’utente.

Ad esempio, se hai molti contenuti testuali creare un menù con tante voci non è d’aiuto ma genera solo confusione (il paradosso delle scelte, ricordi?); concepire invece delle macro-categorie in cui poter raggruppare questi contenuti rende più semplice al navigatore muoversi in autonomia tra le pagine.

Controlla i dati di utilizzo

La creazione di una user experience ottimale non finisce con la messa online del sito ma continua anche dopo: attraverso gli strumenti adatti possiamo infatti monitorare il comportamento degli utenti che navigano il sito, vedere dove cliccano e quali azioni compiono con maggiore o minore frequenza.

Non è detto che la user experience progettata sia perfetta al 100%, né che il comportamento dell’utente rimanga invariato nel tempo. Per questo è importante un lavoro di monitoraggio periodico, così da poter individuare aspetti da migliorare o da replicare.

Una questione di buon senso

In conclusione: una buona user experience è fondamentalmente frutto del buon senso.

Come nella realtà non vuoi infastidire il tuo prospect o mettergli davanti degli ostacoli, anche sul web dovresti preoccuparti di rendere il processo agevole e coinvolgente.

Evitare di complicare processi e flussi, semplificare il più possibile ed evitare i pain points della nostra buyer persona sono tutte accortezze che permettono di creare una user experience sul web priva di intoppi e favorevole al raggiungimento degli obiettivi.

E tu che esperienza stai offrendo al tuo utente?

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Matteo Casonato

Matteo è Web Designer e Front End Developer. Si occupa della progettazione e dello sviluppo dei siti web sia dal punto di vista grafico che strutturale, coniugando i principi della usability agli standard di performance necessari per una user experience ottimale.