SEO semantica: come scegliere le keyword per i tuoi contenuti

Scegliere le keyword da inserire nei testi del tuo sito, nelle landing page o negli articoli del tuo blog, è un’attività fondamentale. Infatti, ogni volta in cui un utente cerca qualcosa su Google, lo fa digitando delle parole nella barra di ricerca. Dopodiché, Google analizza quanto scritto e presenta tutti i risultati che rispondono a quanto chiesto.

Del resto, keyword significa ‘parola chiave.
Proprio come delle chiavi, le keyword permettono agli utenti di accedere a tanti contenuti e a te di essere trovato. Questo ti porta più traffico al sito, ma anche più contatti, più conversioni, più vendite.

Ma vediamo di capire tutto un po’ più approfonditamente.

Keyword e Search Intent

Search Intent Seo Semantica keyword Meta Line

Perché un utente fa una ricerca (query) su internet? Perché ha un’esigenza da soddisfare. Potrebbe volere:

  • informazioni su un determinato argomento,
  • comparare prodotti o servizi, 
  • acquistare un prodotto o servizio,
  • entrare in un sito internet specifico, digitandone l’URL.

Questa esigenza prende il nome di search intent e, come vedi, può avere finalità diverse. Pertanto, dietro al search intent si nascondono i bisogni, i desideri e persino le opinioni degli utenti. Compresi i tuoi potenziali clienti.

Il search intent si manifesta proprio con la scelta delle parole della query. Pensaci un attimo: c’è un bella differenza di intento fra digitare “come avere una pancia piatta” e “pancia in inglese“, eppure sempre di pancia stiamo parlando!

Il ruolo dei motori di ricerca

Dopo aver digitato una query, la palla passa ai motori di ricerca.

Il loro obiettivo è presentare all’utente i contenuti più capaci di dare la risposta giusta alla ricerca. Per farlo, gli algoritmi su cui si basano interpretano non solo le parole digitate ma anche altri fattori.

Apri Google e guarda cosa succede se cerchi “sirena“.
Vedrai che il motore di ricerca ti offre la definizione del termine, siti di aziende che vendono sistemi di allarme, la pagina wikipedia dedicata agli esseri mitologici metà donne e metà pesce, attività economiche che contengono il termine nel nome.

Google non si è limitato a un solo significato/uso: ti ha offerto tutto quello che poteva. Questo perché hai digitato una ricerca molto generica.

Ma torniamo un attimo all’esempio della pancia piatta.

Se cerchi “come avere una pancia piatta“, Google ti propone contenuti che spaziano dalla dieta agli esercizi, dai consigli alle spiegazioni sul grasso addominale. Inoltre, ti presenta non solo articoli di blog ma anche video.

Se però raffini la ricerca digitando “dieta pancia piatta“, allora Google ti restituisce principalmente esempi di diete e ricette. Nonostante ciò, non mancheranno link a contenuti legati allo sport, al dimagrimento in generale, a rassodare e sgonfiare. Questo perché, da un lato, sei stato più preciso rispetto alla ricerca precedente ma, dall’atro, il tuo intento potrebbe non essere quello di far crescere gli addominali, ma magari di risolvere un problema di ritenzione idrica o flatulenza. Per questo, ti offre anche degli argomenti correlati a quanto hai cercato.

In sostanza, i motori di ricerca non si fermano alle sole keyword digitate ma considerano tutto il topic, il tema di cui queste fanno parte.

La SEO semantica

La SEO semantica ti permette proprio di questo: di individuare non solo le keyword di base ma anche tutte le parole (e i relativi argomenti) correlate

Giusto per darti un’idea ti mostriamo alcune delle keyword correlate alla parola chiave “pancia piatta”.

SEO semantica keyword correlate search intent Meta Line seozoom 1

Come vedi, si parla di dieta, esercizi, ma anche consigli generali, prodotti ed esigenze specifiche dell’uomo. 

Avendo chiaro tutto il topic, puoi creare una vasta gamma di contenuti utili a incrociare in modo preciso i diversi search intent degli utenti. Inoltre, puoi migliorare contenuti vecchi, verificare che più contenuti non si facciano concorrenza tra loro per la medesima keyword e ottimizzare l’intera struttura del tuo sito.

Per approfondire il tema della SEO semantica, ti consigliamo di leggere l’articolo “Search Intent e SEO semantica: come capire e intercettare le ricerche degli utenti“.

Come scegliere le keyword per i tuoi contenuti

Ecco alcuni consigli per riuscire a individuare le keyword giuste per i tuoi obiettivi.

1. Qualità vs Quantità

L’errore che molti fanno è credere che sia importante posizionarsi tra i primi risultati di ricerca legati a keyword “generiche”.

Hai un’azienda che produce scarpe da corsa? Potresti pensare che “scarpe da corsa” sia la parola chiave giusta per te. Ma prova a digitare “scarpe da corsa” su Google: cosa compare tra i primi risultati? I grandi marchi e i grandi rivenditori. Sono loro che dominano il mercato. Tentare di fargli concorrenza sarebbe ardito: ti richiederebbe fondi ed energie che probabilmente non hai.

CONCLUSIONE: molto meglio trovare una nicchia.
Magari le tue scarpe da corsa sono specifiche per chi fa corsa campestre, oppure hai una linea donna eccezionale.

Come vedi dagli screenshot qui sotto, tratti da SeoZoom, le keyword “scarpe da corsa campestre” o “scarpe da corsa donna” offrono maggiori opportunità di posizionarsi tra i risultati di ricerca e costi più bassi (qualora volessi investire in annunci a pagamento). 

Certo, i volumi di ricerca sono inferiori, ma questo non è un problema. Infatti, il tuo scopo non è scegliere le keyword per “essere primo su Google”, ma per portare le persone giuste sulle tue pagine giuste.

SEO semantica keyword correlate search intent Meta Line seozoom 2
Scarpe da Corsa
SEO semantica keyword correlate search intent Meta Line seozoom 3
Scarpe da corsa donna
SEO semantica keyword correlate search intent Meta Line seozoom 4
Scarpe da corsa campestre

2. Keyword a coda lunga

keyword a coda lunga SEO semantica Meta Line

L’esempio appena fatto mostra quanto le nicchie siano legate a keyword più specifiche e quindi più lunghe.
Guarda:

  • “scarpe” – è una keyword estremamente generica, che comprende qualsiasi cosa: scarpe da passeggio, coi tacchi, da corsa, da lavoro, da ballerina, nonché tutti gli argomenti connessi
  • “scarpe da corsa” – è più specifica
  • “scarpe da corsa campestre” – lo è ancora di più
  • “scarpe da corsa campestre donna” – la specificità aumenta
  • “scarpe da corsa campestre donna offerte” – qui si definisce meglio una volontà di acquisto, quindi i contenuti che rispondono a search intent informativi vengono esclusi
  • “scarpe da corsa campestre donna offerte Foot Locker” – la specificità aumenta ancora
  • “scarpe da corsa campestre donna offerte Foot Locker Treviso” – questa è una query molto precisa.

Più scendi in profondità e più sei in grado di intercettare le persone giuste. Un po’ come con il gioco delle freccette: il centro è sempre molto piccolo, ma vale di più.

CONCLUSIONE: quando scegli le keyword per i tuoi contenuti individua anche quelle a coda lunga.

3. I sinonimi e le correlate

scarpe calzature

Fino a qualche tempo fa si credeva che per posizionare un testo di un sito o un articolo di blog si dovessero inserire più volte le stesse keyword. Ecco un esempio:

“Le scarpe da corsa campestre donna assicurano sostegno al piede proteggendolo da traumi. Inoltre, la vasta gamma di colori e fantasie possono soddisfare anche le clienti più esigenti. Per questo le scarpe da corsa campestre donna sono un acquisto indispensabile per tutte le amanti di questo sport. Ecco allora qualche consiglio per scegliere le scarpe da corsa campestre donna migliori”.

Come vedi, il risultato è un testo poco naturale. Oggi i motori di ricerca penalizzano questo stile. I loro algoritmi infatti sono in grado di riconoscere se un contenuto segue le regole del linguaggio umano o è solo un’accozzaglia di termini buttati là.

CONCLUSIONE: usa i sinonimi (“calzature corsa campestre“) e le varianti (“scarpe trail“, “scarpe chiodate corsa“) della tua keyword per dare un aspetto più naturale ai tuoi contenuti.

4. Esplora il topic

topic scarpe

Il tuo obiettivo è portare al tuo sito non solo utenti già pronti a fare un acquisto ma anche utenti che potrebbero esserlo in futuro. Nel frattempo, sta a te trattenerli, informali, interessarli. In altre parole, avvicinarli al tuo marchio e piano piano convertirli attraverso i contenuti.

Produci scarpe da corsa campestre? Parla di tutto ciò che riguarda:

  • il prodotto (come scegliere le migliori, differenze tra uomo e donna, manutenzione della calzatura, prodotti collegati, ecc.)
  • la disciplina (news, storia, preparazione atletica da fare, dieta, consigli tecnici, itinerari più belli, ecc.).

CONCLUSIONE: esplora gli argomenti correlati. Attira i tuoi potenziali clienti scrivendo di tutto ciò che è collegato alla tua attività, al tuo prodotto/servizio e ai loro bisogni, desideri e interessi.

5. Individua il percorso che vuoi far fare agli utenti

SEO semantica buyer's journey

Dove vuoi portare gli utenti?
Vuoi che arrivino nella home del tuo sito? Sul tuo shop online? Su un articolo del tuo blog? Su una landing page apposita dove possono scaricare un documento o iscriversi a un webinar?

Ognuno di questi contenuti ha una finalità diversa:

  • la home serve a te per presentare la tua attività e all’utente per averne una panoramica;
  • lo shop online serve a te per vendere prodotti e all’utente per comprarli;
  • un articolo di blog a te serve per avvicinare l’utente a quest’ultimo ad avere più informazioni su un argomento;
  • una landing page è il mezzo con cui l’utente può accedere a qualcosa in più (corsi, ebook, consulenze, sconti, ecc.), per te è il modo di ottenere i contatti degli utenti, ma anche iscrizioni o altro.

Inoltre, risponde a un search intent diverso. Un utente che digita “scarpe da corsa campestre offerte” sarà interessato a finire sullo shop, non su un articolo dedicato alla manutenzione delle scarpe. Lo stesso vale per un utente che digita “come scegliere scarpe da corsa campestre“: vorrà finire su un articolo di blog, non sullo shop.

CONCLUSIONE: scegli keyword che rispondano alle diverse finalità delle tue pagine e ai search intent collegati.

Strumenti per scegliere le keyword

Volgiamo provare a stilare una breve lista, non certamente esaustiva, di strumenti, gratuiti e non, per individuare le parole chiavi da usare per i tuoi contenuti.

  • Answer the public
    Strumento gratuito che ti permette di scoprire quali query digitano gli utenti in relazione a una particolare keyword.
  • Ubersuggest
    Inserendo una parola chiave suggerisce le correlate e alcuni parametri come volume di ricerca, stagionalità, ecc.
  • Twinword
    Un po’ come il precedente, anche questo tool permette di individuare le keyword correlate a una determinata parola chiave, dando anche una panoramica su competitività, costi e rilevanza.
  • Google Trends
    Ti permette di scoprire quali sono i temi più cercati in determinato periodo e di confrontare i volumi di ricerca di diverse parole chiavi in base al periodo o al paese.
  • I suggeriti di Google 
    Quando fai una ricerca su Google, il motore stesso ti suggerisce ricerche collegate. Lo fa con la sezione “Le persone hanno chiesto anche“, con le ricerche correlate a fine pagina, ma anche con l’autocomplete della barra di ricerca.
  • Plugin Yoast
    Questo plugin va inserito all’interno del proprio sito web in WordPress. Permette di ottimizzare la SEO delle pagine.
  • Keyword planner dentro Google ADS
    Se usi Google ADS per campagne a pagamento puoi accedere anche allo strumento di analisi delle parole chiave.  
  • Seozoom, Semrush, Ahref, ecc.
    Sono tutti strumenti a pagamento che ti permettono un’analisi approfondita delle keyword e del posizionamento del tuoi sito o di quello dei concorrenti. 

I parametri per scegliere le keyword migliori

Qualsiasi sia lo strumento che proverai, è bene che tu sappia quali sono i parametri per valutare le parole chiavi. Te ne segnaliamo alcuni.

parametri per individuare le parole chiave
  • Volume di ricerca
    Indica il numero di ricerche di quella keyword nell’arco di un mese.
  • Costo per click/CPC medio
    Ti mostra quanto pagano gli inserzionisti che hanno un annuncio a pagamento con quella keyword ogni volta in cui un utente ci clicca sopra.
    Più è alto e più quella keyword è considerata preziosa, cioè capace di portare conversioni.
  • Stagionalità
    Le ricerche collegate a una keyword possono variare in base al periodo dell’anno. Ma le keyword possono anche perdere popolarità nel tempo. Questo ti può tornare utile per capire se e quando investire denaro ed energie in una parola chiave.
  • Keyword difficulty
    Suggerisce quanto sia difficile posizionarsi tra i risultati di ricerca per quella keyword.
  • Keyword opportunity
    Quanto alta è la possibilità che tu possa posizionarti per quella keyword.

Basta questo?

Ovviamente no.
Per scegliere correttamente le parole chiavi bisogna essere in grado non solo di leggere i parametri ma anche di incrociarli e integrarli con altri elementi. Come sempre, sono l’esperienza e le competenze specifiche a fare la differenza.

Per questo, se vuoi scoprire quali siano le keyword davvero valide per la tua attività, chiedi a noi!

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Picture of Marco Ronco

Marco Ronco

Marco è SEO & Digital Marketing Specialist Senior presso Meta Line. Si occupa di concretizzare le attività di ottimizzazione per i motori di ricerca facendo capo alla strategia di Digital Marketing Design.